FOTO DELLE ISOLE TUVALU (DESTINATE A SCOMPARIRE SE LE NAZIONI NON DIMINUIRANNO L'EMISSIONE DI GAS SERRA)

domenica 17 maggio 2009

CENTRALI NUCLEARI ? MA PER FAVORE...

Sinora non ho mai parlato del nucleare e dell’idea di voler far tornare le centrali nucleari in Italia. Pensavo (forse un po’ ingenuamente) che fosse una strategia globale per far diminuire i prezzi del petrolio (che, in effetti, sono diminuiti dopo le dichiarazioni e l’idea da parte di alcuni governi di sottoscrivere un programma nucleare globale). Purtroppo, è stato approvato dal Senato il Disegno di Legge concernente “Disposizoni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese nonché un materia di Energia” che parla concretamente di nucleare in Italia e che, tra l’altro, pone il nucleare prodotto in Italia come preferenziale (dopo le fonti energetiche rinnovabili) per la produzione di energia elettrica. Il decreto da delega al governo l’emanazione ( entro Giugno 2009) dei criteri per la realizzazione degli impianti nucleari e dei sistemi di stoccaggio dei rifiuti radioattivi sul territorio nazionale. In altre parole, in poco più di un mese dovranno stabilire come individuare i luoghi dove realizzare gli impianti e stoccare i rifiuti radioattivi. Queste aree saranno poi (lo dice il decreto) “aree di interesse strategico nazionale, soggette a speciali forme di vigilanza e protezione” (e meno male che siamo in democrazia). Pertanto, occorre cominciare a parlarne.. e urgentemente
Possiamo tranquillamente affermare quanto segue:
a) Le centrali nucleari non sono intrinsecamente sicure. Ad esempio, lo scorso anno c’è stato, nel sito nucleare francese di Tricastin. il riversamento accidentale di acque contenenti uranio nei fiumi circostanti. Le autorità hanno pure chiesto agli abitanti della regione di non bere acqua e di non mangiare pesce, vietando anche di bagnarsi nelle acque contaminate. Immaginate cosa succederebbe se ci fosse una centrale nel Salento… vicino posti come Porto Cesareo o altro
b) C’è il problema delle scorie radioattive (lo stoccaggio), che nessuno sinora ha risolto. Gli Stati Uniti hanno stanziato tempo fa 50 miliardi di dollari per cominciare a studiare come farlo in zone che, però, erano già radioattive perché usate per test nucleari. Zone deserte… Da noi, come faranno, con la densità di popolazione che abbiamo?

E per ora mi fermo qui, ma tornerò sull’argomento, sia per dire quello che sta succedendo che per dare un’idea, anche scientifica, di quello che ci aspetta. Per ora, dobbiamo evitare che queste centrali siano realizzate in Italia. Le energie rinnovabili sono di gran lunga preferibili… e più sicure.

Nessun commento: