FOTO DELLE ISOLE TUVALU (DESTINATE A SCOMPARIRE SE LE NAZIONI NON DIMINUIRANNO L'EMISSIONE DI GAS SERRA)

venerdì 26 ottobre 2007

SULLA CENTRALE A TURBOGAS DI MODUGNO

Si sta parlando molto della centale a turbogas di Modugno che nessuno attualmene vuole. Esponenti del centro destra accusano il governo Vendola di aver ritardato i controlli sulla centrale, che attualmente pare non rispetti alcune disposizioni. La centrale, per loro stessa ammissione, è stata autorizzata dalla giunta Fitto nel 2004. Siccome preferisco ragionare con la testa, pubblico un comunicato stampa del CNR del 3/11/2003 che potete trovare all'indirizzo http://www.cnr.it/cnr/news/CnrNews?IDn=1123 e che riporto alla fine. Ma allora perchè hanno ignorato quanto detto dal CNR prima del 2004? Ad ogni modo, chi protesta ha ragione, stante quanto detto dal CNR. Ma allora mi chiedo: perchè non prendiamo esempio dalla legislazione della California, che è la più avanzata al mondo in questo campo? Servono soldi? Proviamo ad usare quelli della legislazione europea, come Life+, su cui c'è un dannato silenzio da parte di tutti.


Centrali a turbogas? No, grazie, preferisco respirare
Un nuovo studio dell’Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività del Cnr di Bologna mette in guardia sui danni per l’ambiente e la salute derivanti dall’apertura di nuove centrali a turbogas

Le nuove centrali a turbogas per la produzione di energia sono altamente inquinanti e pericolose per la salute dell’uomo. E’ quanto emerge da un nuovo studio dell’Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività del Cnr di Bologna pubblicato sul numero di novembre de La chimica e l’industria, organo ufficiale della Società chimica italiana. “Una centrale a ciclo combinato a gas naturale (turbogas) da 800 Mw”, spiega Nicola Armaroli, autore della ricerca, “brucia un miliardo di metri cubi di gas all’anno e produce parecchie centinaia di tonnellate di polveri fini e ultrafini, le più pericolose per la nostra salute. Nonostante questo, in nessuno delle decine di progetti per nuove centrali elettriche che utilizzano questa tecnologia, inclusi quelli già autorizzati dal ministero dell’Ambiente, si fa menzione della produzione di questi pericolosi inquinanti”. L’apertura di nuove centrali a turbogas andrebbe ad aggravare una situazione già critica sul piano ambientale soprattutto nella Pianura Padana che, per le polveri fini ed ultrafini, è una delle zone più inquinate d’Europa.La legge è inadeguata e non protegge la salute pubblica. Infatti per ottenere l’autorizzazione per nuove centrali si richiede la stima della produzione di particolato ultragrossolano emesso direttamente dai camini (primario). Questo approccio è idoneo a stimare le polveri da impianti a olio combustibile o carbone, ma si rivela inutile per valutare l’inquinamento da polveri di centrali a gas che producono particolato di piccola taglia. “La lacuna nei progetti italiani”, sottolinea Armaroli del Cnr, “è molto grave perché è dimostrato che è proprio il particolato di taglia minuta a danneggiare maggiormente la salute: più le particelle sono piccole, più penetrano lungo le vie respiratorie”. Secondo Armaroli, quindi, “La costruzione di nuovi impianti a turbogas non può essere disgiunta da severe misure compensative per non peggiorare la qualità dell’aria delle zone interessate, come previsto, per esempio, dalla legislazione della California, una delle più avanzate in materia”.

sabato 20 ottobre 2007

BREVEMENTE SULL'ACQUEDOTTO PUGLIESE

Come sapete, io sono stato molto critico di recente sull’operato dell’Acquedotto Pugliese, anche se ho apprezzato l’impostazione del Piano Industriale 2008-2010 che finalmente da un impulso per riparare le perdite anche se contiene ancora il dissalatore del Chidro. Ma in questo caso devo spendere una parola a difesa dell’AQP. E’ inconcepibile che ci si scagli contro l’AQP perché pretende il pagamento di somme ingenti dovute da tanti anni. Ed è anche giusto che abbia chiuso i rubinetti a chi continuava a non pagare. La riscossione dei crediti è qualcosa di complesso,e una buona gestione non può fare a meno di considerarla. Bene ha fatto, quindi, il management dell’AQP a chiudere i rubinetti a società che non pagavano da anni e vantavano crediti per milioni di euro: rischieremmo di pagarli noi, indirettamente.

venerdì 12 ottobre 2007

CARO BEPPE GRILLO ORA BASTA

Beppe Grillo ha proprio stufato. So che quello che sto per scrivere potrà suonare completamente stonato e controtendenza , ma ha stufato. Sul suo blog ha detto che queste sono le primarie delle salme (ha usato questa parola) , oltre che ad aver fatto subliminalmente capire che Veltroni non avrebbe diritto a fare un partito politico perché sindaco pagato da noi (per inciso, ieri ho risposto con un commento ). Onestamente, pensavo che questo tipo di antipolitica fosse confinato in luoghi dove, non sapendo cosa dire, si spara sul mucchio. A parte il fatto che non credo che le nostre liste sia fatta di salme, forse è bene ricordargli che non vi sono politici “professionisti”nelle nostre liste (mi riferisco ad Agricoltura e Società per l’innovazione e Con Veltroni per l’ambiente, l’innovazione e il lavoro) , nelle nostre liste c’è gente che si vuole mettere in gioco SERIAMENTE risolvendo i problemi che una classe politica probabilmente non vede. Significa che noi vogliamo cambiare partecipando: troppo facile mandare a quel paese qualcuno ma poi non proporre alcunché di concreto. E’ un atteggiamento che sfocia nel gattopardesco in quanto si vuole cambiare tutto ma alla fine non si cambia niente perchè si dà sfogo ai peggiori istinti antipolitici qualunquisti che poi alla fine non propongono nulla di concreto se non quel che in passato hanno portato a qualcosa che l’Italia ricorda con orrore. Certo, l’acredine che alcuni candidati stanno mettendo non fa molto bene a questa iniziativa, ma in fondo sono le regole del gioco che uno può attendersi. Ma non possiamo accettare di essere definiti delle salme o dei Topo Gigio (come dice qualcuno nei commenti del blog di Grillo). Qui ci sono 6 persone che competono, il fatto che tutti pensino che Veltroni debba vincere non cancella assolutamente questa realtà. Il Blog di Grillo ha molte cose interessanti, in particolare la mappa del Potere e un libro sui lavori atipici (suggerisco a tutti di vederli perché si scoprono cose interessanti). Ma associare queste iniziative ottime a quelle di negare la portata positiva delle primarie del PD, mi sembra veramente eccessivo e strumentale. Ma perché poi non parla degli stipendi abnormi delle star televisive o dei calciatori? Se vogliamo fare del populismo, cominciamo dagli stipendi dei conduttori di Grande Fratello, etc. etc. Certo, qualcuno mi risponderà (a ragione) che è il mercato che lo vuole, ed io a questo punto taccio. Così come si dovrebbe tacere quando vedo che la Finanziaria diminuisce le tasse e parla seriamente di sviluppo. Altro che V-Day.

mercoledì 10 ottobre 2007

CHI VOTARE IL 14 OTTOBRE

Ritorniamo a parlare del Partito Democratico (della Finanziaria, che pure è importantissima e rispecchia una strategia di sviluppo in linea con il programma dell’Unione, parlerò dopo il voto) e delle primarie del 14 Ottobre. Spiegherò il motivo per cui appoggio le liste Agricoltura e Società e Con Veltroni per l’innovazione. Verso la fine di Agosto Franco Catapano mi chiese se fossi interessato a far parte di un comitato di saggi per valutare un progetto politico per il Partito Democratico. Accettai di buon grado, perché ritengo che il divario che abbiamo nei confronti dell’Agricoltura e del suo mondo sia abissale. Ho ritenuto, pertanto, un modo per avvicinarsi in punta di piedi e molta umiltà a questo settore così particolare e complesso. Da quegli incontri è nata Agricoltura e Società , diventata poi “Agricoltura e Società per l’innovazione” per una forte sinergia di intenti e di valori con la lista “ConVeltroni ambiente, innovazione e lavoro”. E questa sinergia mi ha portato a re-incontrare i ragazzi di Mottola con cui avevamo lavorato alle Comunali per elaborare il Programma (molto mal pubblicizzato) del Centro Sinistra. Con la sorpresa di avere Rosanna Tinella e Vincenza Grottola (due ragazza molto determinate) nella lista regionale di “Agricoltura e Società per l’innovazione”. Ma più in generale, entrambe le liste non hanno politici “professionisti” o onorevoli (al massimo un Assessore provinciale e alcuni consiglieri comunali) ma persone che vogliono veramente dire la loro, forse tornando a quello che erano veramente i partiti di una volta: un luogo di confronto e di richieste concrete verso chi ti rappresentava. Ditemi un migliore progetto politico. Come si fa pertanto a non voler votare una lista che vuole veramente cambiare le modalità partecipative della politica? Potremmo veramente contare di più, e soprattutto diminuire il distacco che ho scoperto (si fa per dire) esserci con le persone. Sono troppo pigro per fare nel mio blog filmati o altro (vedete quello bellissimo di Rosanna al sito del comitato pd di Mottola con il link a fianco). Ma come fare a non votare una lista che ha il coraggio di contrapporre un ricercatore universitario preparatissimo ad un onorevole? Per questo raccomando di votare “Agricoltura e Società per l’innovazione” e “Con Veltroni ambiente, innovazione e lavoro”: oltre al progetto politico ci sono le persone.

sabato 6 ottobre 2007

IL PIANO INDUSTRIALE DELL'AQP E IL DISSALATORE DEL CHIDRO

In questo periodo di Partito Democratico, si ha sempre meno tempo per i comunicati stampa e per i propri articoli (anche perché non si sa con che denominazione di partito uscire), almeno per quelli che necessiterebbero di una riflessione attenta. Sta di fatto che è uscito di recente il Piano Industriale 2007-2010 dell’Acquedotto Pugliese. Quello disponibile al grande pubblico credo sia, in realtà, solo una sintesi del Piano Industriale, quello che in gergo si chiama Executive Summary (una sintesi per chi vuole avere un’idea delle cose principali). Pertanto, occorrerebbe avere i piani industriali completi per poter fare una analisi più approfondita. Ad ogni modo tale piano ha una parte positiva ed una negativa. La parte positiva è che si è in presenza di investimenti di 220 milioni di euro per ridurre le perdite fisiche e le mancate fatturazioni, oltre che ad interessanti direttrici volte alla efficienza di gestione (anche tramite il confronto con realtà che rappresentano punti di eccellenza) . La parte sicuramente negativa è che ricompare il dissalatore del Chidro. Mi auguro che sia un refuso preparato prima della decisione del Comune di Manduria di non volere il dissalatore per problemi di impatto ambientale. Altrimenti sarebbe un gesto di una arroganza enorme, in spregio alla volontà sovrana di un Comune e ad una Valutazione di impatto ambientale. E non serve un articolo sulla stampa per capirlo: è talmente evidente. Pertanto, quei 50 milioni del Dissalatore del Chidro dovrebbero andare da qualche altra parte, spero nel recupero delle perdite fisiche. Ma c’è una cosa strana: scompare il potabilizzatore di Statte e compare il potabilizzatore di Conza della Campania, in provincia di Avellino (che non c’era precedentemente), che ha la stessa portata di quella prevista per Statte. Da qui posso fare varie deduzioni sulla bontà degli investimenti per il recupero perdite (sia il dissalatore del chidro che il potabilizzatore servono a compensare le perdite della rete idrica salentina e se rimangono, vuol dire che il recupero perdite non è sufficiente), ma preme politicamente dire che il messaggio è chiaro: se non posso fare strutture qui in Puglia, vado a farle altrove ma comunque le farò. Industrialmente non fa una grinza. Strano che non si sia fatto lo stesso ragionamento per il dissalatore del Chidro. Aspettiamo i dettagli del piano.