venerdì 26 dicembre 2008
SUGGERIMENTO NATALIZIO PER VELTRONI (E PER IL PD)
Il PD rischia di essere una grande occasione perduta. Gli scandali che lo stanno travolgendo ne sono la dimostrazione. Il PD è nato bene, con la partecipazione di tante persone ed ha costretto Berlusconi a rincorrerlo, creando il PDL proprio perché gli Italiani avevano bisogno di aggregazioni sicure, non fidandosi delle coalizioni di più partiti. Ahimè, attualmente rischia di naufragare come successe ai socialisti di Craxi negli anni ‘90. Vi sono ancora indagini in corso, ma quanto è successo deve far riflettere tutta la nomenklatura del PD ( e degli altri partiti). Chi, come chi scrive, è stato uno dei fondatori del PD, non pensava di dover stare accanto a gente che è finita in galera, non pensava che parlamentari del PD potessero intrattenere rapporti discutibili con imprenditori, non pensava che le cariche sarebbero state assegnate su metodi diversi dalle primarie. Né pensava che qualche senatore del PD passasse i “pizzini” al centro-destra per mettere in difficoltà gli alleati. Al contrario, il fondatore del PD pensava che si dovesse riflettere su progetti e su cose concrete, sui problemi di tutti i giorni. Ahimè, invece ci siamo trovati con persone che hanno guai con la giustizia. Per me, figlio di maresciallo di carabinieri, non è proprio il massimo di appartenenza. Giampaolo Pansa sul “Riformista” , commentando un intervento di Realacci, scrive sul suo Bestiario che non si può salvare un partito che non c’è. Beh, io non sono d’accordo. Credo che Veltroni abbia un modo per salvare il PD, e mi permetto di suggerirglielo. Innanzitutto, Veltroni dovrebbe far dimettere tutte i segretari provinciali. Si dovrebbero tenere altre elezioni ma basate su progetti politici concreti. Mi spiego meglio. Attualmente i segretari provinciali sono eletti a votazione, e spesso sono il frutto di accordi sottobanco. L’alternativa che propongo consiste nel creare una gara tra progetti politici presentati da tutti coloro che vogliono essere candidati. Ogni candidato dovrebbe presentare un proprio progetto, elaborato con altre persone che, in caso di vittoria, diventeranno i futuri dirigenti del PD provinciale. Chi sceglierebbe i progetti migliori? Personalità del mondo accademico, scelte dal segretario regionale, che dovrebbero rimanere anonime fino alla consacrazione dei vincitori. Secondo me, ci sarebbe una corsa a presentare proposte, elaborare progetti e strategie. Le persone che hanno votato alle primarie (e non solo quelle) tornerebbero a parlare di politica e ad occuparsene concretamente. Il meccanismo che ho proposto è, com’è ovvio, perfettibile. Ma lo ritengo l'unico che può salvare il PD da uno sfacelo totale.
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1 commento:
Felice anno nuovo Gianni, e sarà un anno migliore solamente se ci impegneremmo nell'innovazione.
Buona serata.
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