lunedì 26 gennaio 2009
IN MEMORIA DI FALCONE, BORSELLINO E DALLA CHIESA
Quando ero ragazzo, avevamo poche persone che potevano illuminarci dandoci il coraggio di non perdere fiducia nell’Italia. Queste persone erano Falcone, Borsellino, Caponnetto e Dalla Chiesa. Ci facevano capire che un’Italia migliore di quella dei Ciancimino, dei Liggio, dei politici collusi, della destra e sinistra eversiva era possibile ed esisteva. Ce ne saranno stati altri, ma la mia memoria ricorda principalmente questi: avevano scelto di servire lo Stato facendosi rinchiudere in bunker e sacrificando la loro famiglia. Ho scoperto, successivamente, un altro grande italiano : Ambrosoli, il curatore fallimentare del Banco Ambrosiano che fu ucciso da un sicario per ordine di Michele Sindona. Ma la mia memoria di ragazzo prima e di uomo poi ricorda queste “certezze” fatte persona: quando, all’estero, qualcuno mi diceva “Non sei un italiano importante perché non sei in galera” (ahimè, mi è successo anche questo), pensavo a queste persone, ed ero fiero di essere italiano come loro. Tranne Caponnetto, sono tutti quanti stati ammazzati dalla mafia. Tutti. Quando uccisero Dalla Chiesa, allora prefetto di Palermo, a casa rimanemmo sconvolti: non pensavamo fosse possibile. Quando furono uccisi Falcone e Borsellino nel modo orribile che tutti sappiamo, pensai che fosse tutto finito. Tutto. Poi, fu catturato Riina. Duro colpo per la mafia, dissi tra me e me. Ed esultai, come tutti gli italiani onesti. Ed oggi cosa vedo? Magistrati ed intere procure che sono state esautorate da indagini sacrosante, il CSM che cancella da funzioni e stipendio un Procuratore della Repubblica che aveva fatto solo il suo dovere indagando su Catanzaro, politici che dicono che Mangano (il mafioso stalliere di Berlusconi) era un eroe, a suo modo. Con l’ambiente, questa è la vera priorità. Per questo, partecipiamo alla manifestazione a favore della Magistratura indetta dall’Associazione Nazionale Familiari Vittime della Mafia che si terrà il 28 Gennaio a Piazza Farnese a Roma, a sostegno del Procuratore Capo di Salerno, Luigi Apicella e dei Sostituti Verasani e Nuzzi, sospesi dal CSM. Lo dobbiamo a Falcone Borsellino Caponnetto e Dalla Chiesa, che ci davano certezze.
Etichette:
Borsellino,
Caponnetto,
CSM,
Dalla Chiesa,
Falcone,
mafia
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento