La portavoce del ministero dell’Ambiente della Sassonia ha dichiarato: “I rifiuti non sono stati bruciati negli inceneritori, sono stati separati i rifiuti organici da quelli solidi, che diventeranno materie prime secondarie, una parte minore è stata trattata in un impianto meccanico-biologico e verrà venduto alle industrie”.
Niente termovalorizzatori, quindi. Ma differenziazione dei rifiuti. Perchè non acquistare un impianto di questo tipo e rivendere, da Napoli, i rifiuti trattati? Vi immaginate che giro di affari ci sarebbe e quanta occupazione creerebbe? Niente da fare. Paghiamo la Germania per trattare i rifiuti e anche per le materie che acquistiamo da loro e che provengono dall'immondizia della Campania.
Per quanto riguarda la pericolosità, leggete questo articolo della rivista italiana dell'Istituto Superiore della Sanità, rivista quindi attendibilissima:
Io non dico nulla. E' in inglese, ma l'abstact è tradotto in italiano. E comunque, l'inglese si può tradurre.
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