La mancanza di cultura sull’inquinamento luminoso che c’è in Puglia nelle amministrazioni comunali lascia molto perplessi. Lo dimostrano le graduatorie per gli incentivi ai comuni per gli impianti luminosi (vedi http://www.regione.puglia.it/index.php?ss_id=5&page=documenti&opz=getdoc&id=124 ). I punteggi da assegnare includevano anche un punteggio per l’adozione di regolamenti in materia di inquinamento luminoso. Hanno presentato progetti che hanno considerato problematiche di inquinamento luminoso (meritano di essere nominati) : Associazione di Comuni con S. Severo Capofila, Unione dei Comuni di Acquarica del Capo e Presicce, Comune di Ostuni, Unione dei Comuni del Nord Salenti (Campi Salentina, Novoli, Trepuzzi, Guagnano , Surbo, Squinzano), Unione dei Comuni di Leuca-Specchia, Comune di Gravina di Puglia,Unione dei Comuni Terre di Acaya e di Roca Vernola e di Melendugno. Gli iscritti in graduatoria sono 50 e solo 7 partecipanti hanno pensato all’inquinamento luminoso (un modesto 14%). Credo che vadano comunque segnalati Gravina e Ostuni che hanno presentato ben due progetti. I comuni della nostra provincia che hanno partecipato brillano per non averci pensato.
mercoledì 26 dicembre 2007
venerdì 21 dicembre 2007
NUOVE TECNOLOGIE PER L'AMBIENTE DA PARTE DEL CNR
UNA BUONA NOTIZIA PRENATALIZIA SULL'AMBIENTE...
http://www.rassegnastampacrp.com/archivio.aspx?id=34842
L’ARPA conferma che la centrale emette gas serra e pulviscoli. Pertanto l’Assessore Losappio ha detto no. Una buona notizia prenatalizia.
mercoledì 19 dicembre 2007
dal Corriere del Giorno del 16 Dicembre 2007
"Rifiuti, riparte l'inceneritore e l'Amiu richiama gli esperti.Si sblocca la vertenza degli ex TermomeccanicaL'inceneritore ripartirà.L'Amiu, per adesso, rimette in moto l'iter burocratico prima di girare definitivamente la chiave dell'impianto. Della partita, già da domani, saranno cinque dei quattordici esperti ex Termomeccanica che avvieranno le procedure per poi accogliere tra le file dell'azienda gli altri ancora in mobilità. È questo il risultato dell'accordo siglato venerdì tra sindacati e azienda.«Dalla prossima settimana (da domani, ndr) si comincia a predisporre la parte burocratico-amministrativa per l'ottenimento dell'Autorizzazione Integrata Ambientale e dei necessari permessi tecnici - spiega Nello De Gregorio, componente del cda, al Corriere - nel giro di un paio di mesi, al massimo tre, otterremo tutti i permessi. Lavoreremo per centrare l'obiettivo. Ottenuto i permessi, l'impianto sarà acceso. Ma non dovrebbero esserci grossi problemi: ad aprile si va». De Gregorio è fiducioso, dopo le battaglie sostenute pubblicamente contro il vecchio cda e alcuni criteri gestionali. I nuovi amministratori puntano all'avvio dell'impianto di compostaggio, annesso all'inceneritore, che tratterà la frazione umida. Un impianto sinora mai utilizzato.Per farlo funzionare, oltre che metterlo in moto l'Amiu deve garantirsi scorte di frazione umida che almeno nella fase iniziale dovrebbe essere alimentata da grandi utenze quali Marina, mense, ristoranti. «E vediamo come va - commenta De Gregorio - anche se per l'anno prossimodovremmo essere pronti a gestire il progetto di rilancio della differenziata ».Lo sblocco, come detto, riguarda direttamente i lavoratori ex Termomeccanica, la società che negli ultimi anni ha gestito il termovalorizzatore. Sono quattordici gli ex Termomeccanica, a cui vanno aggiunti i quindici che fanno capo alle imprese dell'indotto. Il piano di gestione dei costi riguarda trenta persone, non a caso. Il piano di assorbimento non sarebbe più una chimera.Venerdì sera accordo, si diceva. «L'impianto partirà, per questo assumiamo la prossima settimana il gruppo che avvierà la ripresa - conferma De Gregorio - e siamo d'accordocon i sindacati confederali e con gli autonomi per una prova verifica a metà gennaio del programma». Per De Gregorio, «è un risultato significativo: rompiamo gli indugi. Si va dalle intese interlocutorie dei mesi scorsi all'avvio del programma. Partiamo convinti e consapevoli che l'impianto di incenerimento non sia autonomo nel contesto del piano industriale che stiamo elaborando. Nel giro di un anno e mezzo - spiega il componente del cda Amiu - dobbiamorealizzare l'intero ciclo dei rifiuti in casa. Significa che l'inceneritore gestirà, in questa fase, quasi il 50% dei rifiuti prodotti; l'altra metà con l'impianto di compostaggio, lavorando la frazione umida. Sullo sfondo c'è il rilancio della raccolta differenziata che si spera possa raggiungere illivello del 30-40% nel volgere di due anni».La città produce ogni anno 100.000 tonnellate di rifiuti: la metà dovrebbe andare a finire nell'inceneritore, una parte consistente nell'impianto di compostaggio, e almeno il 30% restante andrebbe smaltito con il sistema della raccolta con la differenziata. Entro un paio d'anni, la discarica dovrebbe essere un luogo del passato. Almeno così sperano all'Amiu"
E quindi qualcuno pensa di ripartire con un inceneritore con 50.000 tonnellate di rifiuti ridotti in cenere? Ma siamo completamente pazzi?? Ma si rende conto di cosa stanno proponendo di combinare ai danni di tutta la provincia?? Saremo inondtati di PM10 e polveri ultrasottili. Ma possibile che non intevenga nessuno???
domenica 16 dicembre 2007
INQUINAMENTO LUMINOSO? UNA OPPORTUNITA' DI RISPARMIO
martedì 11 dicembre 2007
GREENPEACE: NON SOLO PROTESTE
domenica 9 dicembre 2007
CENTRALI ELETTRICHE DA COMBUSTIONE DI CDR? NO GRAZIE
“Combustibile alternativo ottenuto dalla componente secca (carta, plastica, fibre tessile, ecc.) dei rifiuti urbani, dopo un apposito trattamento di separazione e purificazione da altri materiali, quali vetro metalli e inerti. Il CDR ha mediamente la seguente composizione: 44% carta, 23% plastiche, 12% residui tessili, 4,5% scarti legnosi, 14% organico putrescibile e 2,5% inerti; il suo potere calorifico inferiore è mediamente pari a 15.000 kJ/kg (circa 3.600 kcal/kg). Attualmente, sono due le possibilità di impiego di questo materiale: - sfuso e/o addensato, per la combustione in impianti industriali (cementifici, acciaierie, centrali termoelettriche, ecc.) o in forni dedicati a griglia o a letto fluido (Forni d'incenerimento); - in pellets, per la combustione con carbone o in combustori a letto fluido bollente o ricircolante.”
Poiché si tratta di un processo di combustione, dovrebbe esserci la presenza di polveri fini ed ultrafini. Non ho evidenza scientifica (non ho trovato nessun articolo in proposito) circa le emissioni di Particolato fine e ultrafine, ma se siamo in presenza di tali polveri nelle centrali a turbogas, dove siamo in presenza di gas, figuriamoci in presenza di quelle componenti (44% vetro, etc. etc.) che sono solide. Ma se è così, allora perché non si prende Giovinazzo e si fa costruire la centrale a solare termodinamico ? Non sarebbe più sicuro?
giovedì 6 dicembre 2007
SULL'INTESA SUL SOLARE TERMODINAMICO
http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/ambiente/solare/intesa-termodinamico/intesa-termodinamico.html
Meno male che hanno fatto tornare Rubbia in Italia. Occorre dare atto a Pecoraro Scanio che aver preso Rubbia come Consulente è stata una grande mossa.
lunedì 3 dicembre 2007
COSA E' IL SOLARE TERMODINAMICO...
Siccome la radiazione solare media è di circa 1.000 watt/m2, il rendimento termodinamico è altissimo rispetto a quello fotovoltaico. La quantificazione espressa da Carlo Rubbia, Nobel per la fisica, chiarisce i vantaggi del sistema termodinamico:
"Come esperimento pilota i 20 megawatt raggiunti dalle tecnologie solari alla centrale di Priolo non sono da buttar via: bastano a una città di 20 mila abitanti, consentono di risparmiare 12.500 tonnellate equivalenti di petrolio l'anno ed evitano l'emissione di 40 mila tonnellate l'anno d’anidride carbonica. Il bello è che questo tipo di energia è conveniente: ai prezzi attuali, l'impianto si ripaga in 6 anni e ne dura 30. Oltretutto, una volta avviata la produzione di massa, i prezzi di costruzione tenderanno al dimezzamento".[1]
(Elaborato da wikipedia.it Il testo è disponibile nel rispetto dei termini della GNU Free Documentation License. )
FINALMENTE: IL SOLARE TERMODINAMICO IN PUGLIA!!!
domenica 2 dicembre 2007
COMUNICATO STAMPA DI BEPPE GRILLO MEETUP TARANTO CON PREGHIERA DI MASSIMA DIFFUSIONE (visto che la stampa non lo pubblica..)
Per non parlare del fatto che bisogna poi costruire altre discariche per smaltire le scorie ben più nocive, dei RSU, che i Termovalorizzatori producono sotto forma di ceneri residue della combustione.
Dunque, che piaccia o no, quella della raccolta differenziata "porta a porta" (non la trasmissione di Vespa), è la strada su cui le amministrazioni devono incamminarsi e non certo i termovalorizzatori verso i quali, oltre ai dubbi scientifici, fa peso la semplice considerazione che nel loro dimensionamento richiederebbero, per funzionare a regime, una notevole quantità di rifiuti da incenerire, tale non solo da rendere impossibile la raccolta differenziata, ma soprattutto da richiamarli da tutta Italia nella nostra Regione.
In poche parole la Puglia come la più grande pattumiera d'Europa.
Le Associazioni firmatarie
Comitato per Taranto
Peacelink
sabato 1 dicembre 2007
SUL PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE
- la chiusura della centrale ENEL di Bari o ammodernamento con conversione a gas naturale
- utilizzo di fonti eoliche, da biomassa, fonte solare termica e fotovoltaica
Questo è scritto nel piano energetico che si può scaricare dal sito della Regione Puglia. E' scritto nel volume Obiettivi e Strumenti. Mi chiedo: ma chi parla legge i documenti?
giovedì 29 novembre 2007
MA COSA SONO I TERMOVALORIZZATORI?
mercoledì 28 novembre 2007
ANCORA ATTACCHI....
Un cittadino mottolese (tale Francesco D’Onghia) ha postato sul blog degli amici di Beppe Grillo di Taranto alcune osservazioni
(http://beppegrillo.meetup.com/192/boards/view/viewthread?thread=3830959&pager.offset=20)
dicendo che vi è in atto un tentativo di destabilizzare l’Amministrazione Comunale e che nessuno mai vuole aprire un termovalorizzatore a Mottola. Io non so che dire, siamo proprio alla farsa.
Nessuno ha mai detto che a Mottola qualcuno vuole costruire inceneritori. Il Sig. D'Onghia dovrebbe leggere bene le dichiarazioni delle persone interessate e anche gli atti del consiglio comunale. Al contrario, si è stigmatizzato un ordine del giorno presentato dal centrodestra al consiglio comunale dove si mette in evidenza l’importanza degli inceneritori. Nessuno ha mai detto che a Mottola si vogliono costruire inceneritori. Certo è che un centrodestra (mi pare che un ordine del giorno uguale sia stato presentato alla Provincia da AN) che accetta gli inceneritori qualche preoccupazione la desta, anche se per fortuna la politica regionale energetica e dei rifiuti è completamente diversa. All’ATO 3 l’amico Massaro, sindaco di Manduria, parla di biostabilizzatori. Suggerisco al Sig. D’Onghia di suggerire al sindaco l’apertura di un biostabilizzatore a Mottola, così almeno dopo avermi fatto dire cose che non ho mai detto, prenderà un mio suggerimento, riconoscendo implicitamente la bontà delle mie osservazioni. Ad ogni modo, noto comunque una tendenza comunicativa a mistificare e continuare a mistificare dicendo il falso, continuando a dirlo e negando la verità sempre, fino all'inverosimile.
La proposta, ripeto, non è venuta dall’amministrazione ma dal centrodestra di Mottola (ed impegna Sindaco e Giunta). E suggerisco al Sig. D’Onghia di rileggersi l’ordine del giorno presentato dal Presidente Sgobba. Recita così
ORDINE DEL GIORNO
Il Consiglio Comunale di Mottola
PREMESSO
- che la decisione dell’on. Vendola, Commissario per l’emergenza rifiuti in Puglia, di non dare completa attuazione al Piano Fitto e le modifiche apportate, ed in particolare l’eliminazione di alcuni termovalorizzatori, senza peraltro trovare idonee ed immediate soluzioni per la chiusura del ciclo dei rifiuti, hanno portato diverse zone della Puglia ad una situazione di pre-emergenza;
- che si sta dimostrando davvero illusoria l’intenzione di risolvere il problema con l’obiettivo di raggiungere il 55% di raccolta differenziata entro il 2010;
- che invece è stato prorogato l’esercizio di diverse discariche e in molti altri casi sono stati autorizzati ampliamenti e sopralzi, tanto che oggi si può affermare che in Puglia lo smaltimento dei rifiuti avviene prevalentemente in discarica e ciò in contrasto con lo spirito delle normative europee e nazionali;
- che mancano o non sono ancora in funzione i termovalizzatori, gli impianti di C.d.r., compostaggio e di biostabilizzazione mentre si ipotizza, per la chiusura del ciclo dei rifiuti, l’utilizzo della centrale ENEL od altri impianti analoghi, soluzione attualmente in Italia nella fase sperimentale e con ricadute di forte impatto ambientale;
- che quanto avvenuto sinora ha anche determinato, in alcuni bacini, il consistente aumento della tassa per lo smaltimento dei rifiuti, penalizzando ovviamento i Comuni e soprattutto i cittadini;
Considerato che è invece necessario dare funzionalità all’intero ciclo dei rifiuti in tutti i bacini della Puglia ponendo in essere anche la chiusura dello stesso ciclo e contenendo i costi dello smaltimento.
IMPEGNA
Il Sindaco e la Giunta a chiedere al Presidente Vendola un incontro congiunto Regione, Provincia, Comune ed ATO per esaminare la situazione della Provincia di Taranto e concordare le iniziative ritenute necessarie
Pertanto è stato il centrodestra che ha impegnato il Sindaco e Giunta a parlare delle iniziative ritenute necessarie. Quali sarebbero? Vorrei proprio saperle. Se proporranno un biostabilizzatore, saremo alla farsa: dopo avermi contestato in maniera violenta su cose mai dette, prenderanno per buono il mio suggerimento senza dirlo a nessuno.
Ad ogni modo c’è un aspetto politico non indifferente: il centrodestra ammette nelle sue politiche l’uso di termovalorizzatori. Questo è un dato di fatto ineludibile che nessuno può contestare. Lo hanno scritto a chiare lettere. E poi, il Sig. D’Onghia dovrebbe riflettere: se una semplice osservazione su un ordine del giorno presentato dal centrodestra può destabilizzare l’amministrazione, allora abbiamo una amministrazione con i piedi di argilla (non dico un gigante perché non mi pare il caso) nonostante il 70% di consensi ottenuti.
sabato 24 novembre 2007
CONSIDERAZIONI SULLA REPLICA DEL SINDACO E DELL'ASSESSORE ALL'AMBIENTE DI MOTTOLA
Rimango alquanto perplesso dalla reazione avuta da entrambi gli amministratori. Io non ho mai affermato che a Mottola qualcuno volesse mettere un inceneritore. Ho detto tre cose vere
- L'ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO COMUNALE (VEDI SOTTO) PARLA ESPRESSAMENTE DI TERMOVALORIZZATORI E IN PARTICOLARE RECITA COSI' "che la decisione dell’on. Vendola, Commissario per l’emergenza rifiuti in Puglia, di non dare completa attuazione al Piano Fitto e le modifiche apportate, ed in particolare l’eliminazione di alcuni termovalorizzatori, senza peraltro trovare idonee ed immediate soluzioni per la chiusura del ciclo dei rifiuti, hanno portato diverse zone della Puglia ad una situazione di pre-emergenza;" ED ANCHE " che mancano o non sono ancora in funzione i termovalizzatori, gli impianti di C.d.r., compostaggio e di biostabilizzazione mentre si ipotizza, per la chiusura del ciclo dei rifiuti, l’utilizzo della centrale ENEL od altri impianti analoghi, soluzione attualmente in Italia nella fase sperimentale e con ricadute di forte impatto ambientale;" Mi pare che il documento consideri i termovalorizzatori qualcosa di accettabile.
- CHE IL PIANO FITTO PREVEDEVA I TERMOVALORIZZATORI. E questo è anche vero.
- CHE I TERMOVALORIZZATORI PORTANO PROBLEMI. E questo è ampiamente dimostrato dagli atti del convegno sulle particelle ultrafini sopra riportati oltre che da una vasta letteratura scientifica.
Mi meraviglia pertanto che qualcuno abbia voluto travisare quello che ho scritto e che risponde a verità. Mi aspettavo, a dire il vero, una replica dal centrodestra mottolese non dagli amministratori. Ma evidentemente il centrodestra mottolese conferma in pieno quanto scritto nell'ordine del giorno, dove parla espressamente di termovalorizzatori. Anzi, ho anche commesso un errore "politico" parlando di biostabilizzatori e dissociazione molecolare, visto che potevano prendere la palla al balzo per usarlo strumentalmente contro qualcuno. Ma evidentemente non lo hanno ritenuto necessario (assumo ovviamente che si sappia di cosa parlo). E quindi che dire? Come la canzone di Rino Gaetano .. Il cielo è sempre più blu....
ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI MOTTOLA DEL 21 NOVEMBRE
Il Consiglio Comunale di Mottola
PREMESSO
- che la decisione dell’on. Vendola, Commissario per l’emergenza rifiuti in Puglia, di non dare completa attuazione al Piano Fitto e le modifiche apportate, ed in particolare l’eliminazione di alcuni termovalorizzatori, senza peraltro trovare idonee ed immediate soluzioni per la chiusura del ciclo dei rifiuti, hanno portato diverse zone della Puglia ad una situazione di pre-emergenza;
- che si sta dimostrando davvero illusoria l’intenzione di risolvere il problema con l’obiettivo di raggiungere il 55% di raccolta differenziata entro il 2010;
- che invece è stato prorogato l’esercizio di diverse discariche e in molti altri casi sono stati autorizzati ampliamenti e sopralzi, tanto che oggi si può affermare che in Puglia lo smaltimento dei rifiuti avviene prevalentemente in discarica e ciò in contrasto con lo spirito delle normative europee e nazionali;
- che mancano o non sono ancora in funzione i termovalizzatori, gli impianti di C.d.r., compostaggio e di biostabilizzazione mentre si ipotizza, per la chiusura del ciclo dei rifiuti, l’utilizzo della centrale ENEL od altri impianti analoghi, soluzione attualmente in Italia nella fase sperimentale e con ricadute di forte impatto ambientale;
- che quanto avvenuto sinora ha anche determinato, in alcuni bacini, il consistente aumento della tassa per lo smaltimento dei rifiuti, penalizzando ovviamento i Comuni e soprattutto i cittadini;
Considerato
- che è invece necessario dare funzionalità all’intero ciclo dei rifiuti in tutti i bacini della Puglia ponendo in essere anche la chiusura dello stesso ciclo e contenendo i costi dello smaltimento.
IMPEGNA
Il Sindaco e la Giunta a chiedere al Presidente Vendola un incontro congiunto Regione, Provincia, Comune ed ATO per esaminare la situazione della Provincia di Taranto e concordare le iniziative ritenute necessarie.
MIO COMUNICATO STAMPA DEL 22 NOVEMBRE (PUBBLICATO IL 23)
lunedì 19 novembre 2007
DISCARICHE? NO, MANDIAMOLE AI BIOSTABILIZZATORI
giovedì 8 novembre 2007
DOCUMENTI DI INTERESSE AMBIENTALE
Fatemi sapere che ne pensate... io penso che se non sfruttiamo queste tecnologie e pensiamo ai turbogas e ai termovalorizzatori, saremo ricordati come i barbari del XXI secolo.
venerdì 2 novembre 2007
INVECE DEL DISSALATORE DEL CHIDRO PENSIAMO ALL'ENERGIA SOLARE...
venerdì 26 ottobre 2007
SULLA CENTRALE A TURBOGAS DI MODUGNO
Centrali a turbogas? No, grazie, preferisco respirare
Un nuovo studio dell’Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività del Cnr di Bologna mette in guardia sui danni per l’ambiente e la salute derivanti dall’apertura di nuove centrali a turbogas
Le nuove centrali a turbogas per la produzione di energia sono altamente inquinanti e pericolose per la salute dell’uomo. E’ quanto emerge da un nuovo studio dell’Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività del Cnr di Bologna pubblicato sul numero di novembre de La chimica e l’industria, organo ufficiale della Società chimica italiana. “Una centrale a ciclo combinato a gas naturale (turbogas) da 800 Mw”, spiega Nicola Armaroli, autore della ricerca, “brucia un miliardo di metri cubi di gas all’anno e produce parecchie centinaia di tonnellate di polveri fini e ultrafini, le più pericolose per la nostra salute. Nonostante questo, in nessuno delle decine di progetti per nuove centrali elettriche che utilizzano questa tecnologia, inclusi quelli già autorizzati dal ministero dell’Ambiente, si fa menzione della produzione di questi pericolosi inquinanti”. L’apertura di nuove centrali a turbogas andrebbe ad aggravare una situazione già critica sul piano ambientale soprattutto nella Pianura Padana che, per le polveri fini ed ultrafini, è una delle zone più inquinate d’Europa.La legge è inadeguata e non protegge la salute pubblica. Infatti per ottenere l’autorizzazione per nuove centrali si richiede la stima della produzione di particolato ultragrossolano emesso direttamente dai camini (primario). Questo approccio è idoneo a stimare le polveri da impianti a olio combustibile o carbone, ma si rivela inutile per valutare l’inquinamento da polveri di centrali a gas che producono particolato di piccola taglia. “La lacuna nei progetti italiani”, sottolinea Armaroli del Cnr, “è molto grave perché è dimostrato che è proprio il particolato di taglia minuta a danneggiare maggiormente la salute: più le particelle sono piccole, più penetrano lungo le vie respiratorie”. Secondo Armaroli, quindi, “La costruzione di nuovi impianti a turbogas non può essere disgiunta da severe misure compensative per non peggiorare la qualità dell’aria delle zone interessate, come previsto, per esempio, dalla legislazione della California, una delle più avanzate in materia”.
sabato 20 ottobre 2007
BREVEMENTE SULL'ACQUEDOTTO PUGLIESE
venerdì 12 ottobre 2007
CARO BEPPE GRILLO ORA BASTA
mercoledì 10 ottobre 2007
CHI VOTARE IL 14 OTTOBRE
sabato 6 ottobre 2007
IL PIANO INDUSTRIALE DELL'AQP E IL DISSALATORE DEL CHIDRO
domenica 30 settembre 2007
IL SITO DELLA MARGHERITA PROVINCIALE DI TARANTO
Martino instaurò lo scorso anno una cabina di regia che successivamente consenti la partecipazione a gruppi di lavoro di oltre 30 persone (molte delle quali si avvicinavano per la prima volta alla politica e successivamente si candidarono nelle liste della Margherita) dei comuni della nostra Provincia per circa tre mesi. Le proposte sono state presentate davanti al sottosegretario Letta, che ne è rimasto favorevolmente impressionato, durante la conferenza programmatica svoltasi a Taranto il 20 Gennaio. . Io spero che il prossimo Partito Democratico possa continuare con simili esperienze di democrazia partecipata: sarebbe un peccato non considerarne il valore innovativo e partecipativo. A onor del vero, le televisioni locali e parte dei media non dettero adeguato peso all’evento, ma si sa: nessuno è profeta in patria .
martedì 18 settembre 2007
EPPUR SI MUOVE ... (L'ACQUEDOTTO PUGLIESE)
domenica 16 settembre 2007
BENE IL NO AL DISSALATORE DEL CHIDRO (Mio comunicato stampa pubblicato il 14 Settembre 2007)
venerdì 14 settembre 2007
RISULTATO DI UNA MIA INIZIATIVE PER IL CENTRO IPOGEO FILONIDE DI TARANTO

Come gli amici che seguono il blog avranno potuto notare, non esiste più il filmato su un problema idrico della struttura IPOGEO Filonide di Taranto. Questo perchè il problema è stato risolto,grazie ad un mio interessamento del quale sono orgoglioso anche perché si è evitato un problema serio ad una struttura di grandissimo pregio e valore storico, dall’Acquedotto Pugliese. Accanto trovate la lettera a me inviata dall'Amministratore Unico dell'AQP. Non ho voluto dare spazio sulla stampa di questa mia iniziativa , né prima per evitare imbarazzi da parte di qualcuno e neanche ora che si è ottenuto il risultato. Mi bastano i ringraziamenti di chi gestisce la struttura. Però lo voglio confidare agli amici che seguono il blog (e nessuno potrà dirmi che sfrutto politicamente il caso perché non ho certo i lettori di un giornale…) .Questo nulla toglie comunque ai miei discorsi critici sull’operato dell’Acquedotto Pugliese negli ultimi anni. Continuerò ad essere critico se l'operato non è , secondo me, corretto politicamente.
mercoledì 5 settembre 2007
MA COSA E' IL PARTITO DEMOCRATICO?
L’Assemblea Regionale eleggerà il proprio Presidente Regionale, approverà lo statuto regionale, le modalità di funzionamento degli organi e, nel caso in cui vi sia una maggioranza assoluta di componenti eletti a sostegno di un candidato Segretario Regionale, si proclama eletto il Segretario Regionale. Se non vi è tale maggioranza, si procede ad un ballottaggio.
E’ pertanto un’opportunità per incidere sulla politica per portare avanti le nostre richieste e necessità. E’ anche un persocrso difficile: immaginate cosa succederebbe negli Stati Uniti se i Repubblicani e i Democratici provassero a costituirsi in un unico partito….
A livello nazionale, i candidati sono Mario Adinolfi, Rosy Bindi, Jacopo Schettini, Piergiorgio Gawronski, Enrico Letta, Walter Veltroni. A livello Regionale, la situazione è alquanto complicata. Personalmente, ritengo che Michele Emiliano,attuale sindaco di Bari, sia il più indicato alla guida del futuro Partito Democratico.